FUORI TEMPO
Elisabetta Mandrioli
9-10 maggio 2014
presso EN7 Ingegneria e Architettura - Bologna
Pur legata ed ispirata ad archetipi novecenteschi di altissimo magistero (il compito a chi guarda con cura di stabilire eventuali rispondenze e suggestioni), Elisabetta Mandrioli si colloca in uno spazio fotografico a sé stante, personalissimo. Uno spazio che individua visioni “fuoritempo”. Se la fotografia in vario modo ferma la successione degli step temporali dell’esistenza e delle azioni, Elisabetta sceglie geografie e orizzonti visivi che possono adagiarsi in un “tempo lungo”, che fugge dalle emergenze di una diacronia consueta. Con quel che ne viene fuori in termini di nostalgie e microcontrasti. Riottose all’assecondare mode che non tocchino le corde del suo proprio modo di vedere, le immagini di Elisabetta nascondono la pur attenta analisi formale per riscattarsi dalla paura di inscenare enfasi e spettacolarità. I neri e i nerissimi si contrappuntano con delicate e compiaciute sovraesposizioni, noncuranti delle armonie imperanti. Sicché oggetti e persone risultano vivi per come Elisabetta ha saputo e voluto cogliere la loro allure e il loro respiro. Una fotografia delicata e provata dall’esistenza, giammai urlata e del tutto priva di artifici che impediscano l’accesso alla spontaneità delle forme che si muovono nelle curatissime inquadrature. Non sempre facile da capire, il mondo fotografico di Elisabetta Mandrioli chiede di assecondare con mite dialettica la profondità del suo mood acceso da improbabili bagliori quanto gentilmente esibito in composizioni la cui architettura è affidata alla naturalezza.
Antonio Baroncini